Si sente spesso dire che digiuno intermittente per dimagrire fa bene ed è efficace, ma è vero che funziona ed è sicuro? Ecco il parere degli esperti.
Ti anticipiamo subito che ciò che si sente dire è vero, perché il digiuno intermittente fa dimagrire. Come tutte le soluzioni per perdere peso, però, non è una bacchetta magica: va seguito nel modo giusto sempre dietro il consiglio di un medico specializzato. Vediamo come si fa.
Digiuno intermittente cos’è
Questa pratica ha origine nella medicina tradizionale orientale: aveva implicazioni spirituali ed era volta a purificare l’organismo e rendere più “chiara” la visione della mente. In effetti le testimonianze di chi pratica regolarmente, a intervalli fissi, il digiuno intermittente per dimagrire parlano di una maggiore capacità di concentrazione, una sensazione di limpidezza nei pensieri e dei sensi, e di maggiore collegamento tra corpo e mente, una volta che si è presa l’abitudine.
Vediamo però come funziona il digiuno intermittente per dimagrire, nello specifico, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta all’argomento.
La cosa più importante da capire del digiuno intermittente è come farlo nel modo giusto, perché funzioni senza creare nessun deficit all’organismo.
Come funziona il digiuno intermittente per dimagrire
La tecnica si basa su un concetto abbastanza semplice.
Quando noi mangiamo, il glucosio contenuto nel cibo viene utilizzato come “combustibile” per far funzionare l’organismo, mentre i trigliceridi (che sono sostanzialmente dei grassi) vengono accumulati nel tessuto adiposo, come riserva energetica a lungo termine.
Se noi digiuniamo per un numero sufficiente di ore, questi trigliceridi vengono “intaccati” per produrre energia, in assenza di quella che arriverebbe dal cibo. Vengono divisi in glicerolo (che viene “bruciato” subito) e acidi grassi.
A questo punto il fegato trasforma gli acidi grassi in un loro derivato, i corpi chetonici, che a loro volta vanno a fornire energia all’organismo, e in modo particolare al cervello.
L’effetto dimagrante di questo meccanismo, che viene chiamato switch metabolico, sta nel fatto che il corpo “mangia i grassi” anziché assumere energia dall’esterno, per un tempo limitato nel corso della giornata ma sufficiente a produrre un dimagrimento veloce.
Ecco dunque spiegato a cosa serve il digiuno intermittente! Ma i vantaggi riconosciuti non stanno solo nella perdita di peso rapida; esso infatti:
- contrasta il processo di invecchiamento;
- può prevenire l’insorgere di patologie cardiovascolari;
- tiene sotto controllo la regolazione del glucosio nel sangue, il cui squilibrio è responsabile di numerosi disturbi;
- riduce gli stati infiammatori, inclusi quelli derivanti da intolleranze alimentari e allergie;
- migliora l’equilibrio della flora intestinale.
Numerosi studi controllati sono stati condotti da scienziati di varie nazionalità a partire dagli anni Novanta, e l’efficacia e sicurezza del digiuno intermittente è stata ampiamente verificata. Naturalmente senza esagerare: si può digiunare in questo modo solo per un periodo limitato!
Guida pratica per dimagrire con digiuno intermittente
Premessa importante: non affrontare il digiuno intermittente senza avere consultato un medico. Anche se non comporta dei rischi significativi, non è adatto a tutti e deve essere eseguito seguendo scrupolosamente le indicazioni di un esperto.
Ti proponiamo un esempio per darti l’idea di come ci si comporta durante il percorso, ma ti invitiamo decisamente a rivolgerti ai nostri esperti per un programma personalizzato efficace e sicuro.
Vediamo ora nella pratica cos’è il digiuno intermittente per dimagrire. Esistono diverse formule, ma le principali sono due.
- Il metodo 5:2 prevede 5 giorni di alimentazione normale e 2 giorni di dieta ipocalorica stretta. Esiste anche la versione “light” con il digiuno intermittente una volta a settimana (6:1).
- Il metodo 16:8 impone di concentrare i pasti in 8 ore, e trascorrere le altre 16 ore (su 24) senza ingerire calorie.
Questo secondo metodo (che ha anche versioni da 12 o persino da 18 ore) propone il miglior digiuno intermittente per perdere peso velocemente, perché prevede una finestra più ampia di assenza di calorie ingerite.
Esempio di digiuno intermittente
La logica suggerisce naturalmente di includere le 8 ore di sonno giornaliere nelle 16 ore di “stop”.
Ci sono allora due possibilità:
- Niente colazione
- Pasto a mezzogiorno
- Spuntino a metà pomeriggio
- Cena alle 20
Oppure
- Colazione alle 10
- Pasto a mezzogiorno
- Cena alle 18
È consigliabile far passare 2-3 ore dopo la cena, prima di andare a dormire, in modo da attraversare durante il sonno la fase in cui l’organismo “fa pulizia” e libera i corpi chetonici: la fase di chetosi è un momento infatti in cui alcune persone fanno più fatica a gestire la pausa fra i pasti.
Domande frequenti sul digiuno intermittente
Per quanto tempo fare il digiuno intermittente
La frequenza e la durata della pratica deve esserti indicata dal medico nutrizionista che segue la tua situazione e non deve essere impostata a casaccio.
Che cosa mangiare durante le 8 ore del digiuno intermittente
Nelle 8 ore in cui si può mangiare non ci sono restrizioni particolari, ma è importante evitare di “abbuffarsi” per compensare, soprattutto con zuccheri e cibi grassi.
Si può mangiare anche con relativa abbondanza, ma mantenendo una dieta sana e bilanciata e sfruttando il potere saziante delle fibre contenute nella verdura, nei cereali integrali e nella frutta.
Si può bere durante le ore di digiuno?
Si può e si deve bere acqua in abbondanza: oltre a idratare il corpo, bere aiuta a controllare lo stimolo della fame che inevitabilmente comparirà.
Posso fare sport durante il digiuno intermittente?
Con moderazione, è possibile e consigliato fare attività fisica. Questa deve essere leggera, soprattutto se viene condotta durante le ore di digiuno: è meglio non forzare per evitare il rischio del “calo di zuccheri”.
Fare un’attività intensa durante il digiuno in ogni caso non fa dimagrire più in fretta. Devi considerare che stai già seguendo un regime dimagrante veloce, non è il caso di cercare di accelerarlo ulteriormente!
Quanto dura il digiuno intermittente?
Per il digiuno 8:16 si consiglia di non superare i 5 giorni consecutivi, da provare solo se si è già un po’ “allenati” alla pratica. Comincia con 2 giorni consecutivi, da portare a 3 se te la senti.
Come posso controllare la fame durante il digiuno intermittente?
Lo stimolo dell’appetito inizialmente si manifesterà negli orari in cui hai l’abitudine di consumare i pasti. Per alcuni è più facile che per altri tenere sotto controllo la fame, ma sentirla è del tutto naturale! Bere acqua, fare una passeggiata, distrarti aiuterà di certo.
Dopo il primo impatto, ti risulterà via via più facile “resistere” alla dispensa.
Posso lavorare durante il digiuno intermittente?
Puoi lavorare, e potresti anzi scoprire di essere più efficiente grazie al senso di lucidità che a molti deriva dalle fasi di digiuno. Nelle 16 ore è però consigliabile evitare il lavoro fisicamente molto impegnativo o che ti porta a manovrare macchinari pericolosi, soprattutto se è la prima volta che provi la tecnica.
Segui sempre i consigli degli esperti a cui ti sei rivolto, come i medici del team LabQuarantadue.
Controindicazioni: chi non deve fare il digiuno intermittente
Il percorso non è adatto per:
- donne in gravidanza;
- bambini e adolescenti;
- persone con diabete di tipo 1 o 2, cardiopatie o altre patologie rilevanti;
- persone con disturbi nel funzionamento della tiroide;
- persone con disturbi alimentari, con disturbo ossessivo compulsivo o, in generale, con un rapporto emotivamente non equilibrato con il cibo.
In tutti questi casi il medico nutrizionista e/o lo psicologo sconsiglieranno di iniziare il digiuno intermittente in qualunque sua forma.
Che cosa puoi aspettarti dal digiuno intermittente per dimagrire?
Gli effetti sono piuttosto veloci: il digiuno intermittente fa dimagrire a un ritmo variabile da persona a persona, ma si sperimenta comunque una perdita di peso rapida che può arrivare anche all’8% del peso iniziale nei primi 3 mesi.
Puoi considerare come aspettativa realistica con il digiuno intermittente primi risultati dopo la prima settimana e risultati più significativi dopo 3-4 mesi.
In media puoi arrivare a perdere 1 kg a settimana, ma la proporzione dipende da molti fattori ed è difficile dare un’indicazione precisa.
La fase del distacco dei corpi chetonici per chi non è abituato potrebbe dare qualche disturbo, come mal di testa, irritabilità, sonnolenza o la sensazione di un cattivo sapore in bocca.
Si tratta di manifestazioni passeggere, che non devono spaventare di per sé, ma devi tenerne conto se pensi di utilizzare il digiuno durante i giorni lavorativi.
Se hai problemi di sovrappeso, obesità o vuoi semplicemente rimetterti in forma per l’estate chiedi un consulto gratuito presso gli ambulatori LabQuarantadue o online, per verificare se il digiuno intermittente è adatto a te e ai tuoi obiettivi!